La seconda corrente, quella anglo-italica, si sviluppò nel Northumbria, una regione posta nel nord-est dell’attuale Inghilterra, prendendo le mosse, in particolare, nei monasteri gemelli di Wearmouth-Jarrow, fondati rispettivamente nel 674 e nel 682. Fu in essi, infatti, che, alla fine del VII secolo, venne eseguito il Codex Amiatinus (fig. 8, il sacerdote e legislatore Esdra), ora a Firenze. Questa   enorme   Bibbia,   composta   da   1040   fogli   di   pergamena   sottile e   pesante   34   kg,   fu   voluta   dall’abate   san   Benedetto   Biscop   e   dal   suo successore,   Ceolfrid,   e   richiese   anni   di   lavoro,   soprattutto   per   la scelta   di   realizzarne   tre   copie   identiche,   delle   quali   solo   il   Codex Amiatinus    si   è   conservata   intatta.   Questa   impresa   ha   origine   nei viaggi   compiuti   da   Benedetto   Biscop   in   Italia   e   dall’acquisto   di   alcuni   codici   della   Bibbia prodotti   a   Roma   e   nel   resto   della   penisola,   tra   i   quali,   forse,   il   cosiddetto   Codex   grandior , realizzato   nel   monastero   calabro   di   Vivarium   per   desiderio   dell’erudito   romano   e   abate Cassiodoro    (ca.    485-    ca.    580).Dalle    miniature    presenti    nell’ Amiatinus     è    evidente    la volontà   di   aderire   totalmente   ai   modelli   romani,   che   la   Chiesa   di   Roma   aveva   fatto   propri. Ciò    che    infatti    questo    manoscritto,    al    di    là    dell’aspetto    artistico,    aveva    uno    scopo chiaramente   politico-ecclesiastico:   comunicare   e   ribadire   la   fedeltà   di   Wearmouth-Jarrow, e   del   regno   di   Northumbria,   alla   Chiesa   di   Roma,   in   un   tempo   in   cui,   come   aveva   sancito il   sinodo   di   Whitby   (664),   era   in   corso   un   profondo   contrasto   tra   il   cosiddetto   cristianesimo celtico    e   quello   romano .   Proprio   per   questo   motivo   Ceolfrid,   ormai   anziano,   intraprese   un viaggio verso l’Italia: per fare dono di uno dei codici prodotti a papa Gregorio II.
Con il patrocinio di:
Progetto realizzato da:
Testi di Davide Busi
pagina successiva
pagina precedente