In Italia,    la    Lombardia    si    conquistò    una    posizione    di preminenza,      continuando      le      sperimentazioni      che avevano             condotto             alle raffigurazioni dei            poemi cavallereschi.          L’artista          più importante,       probabilmente,       fu Giovannino   de’   Grassi,   capace   di dialogare       con       la       miniatura transalpina   e,   per   questo,   in   grado inserire   nelle   proprie   opere   modelli provenienti    dalle    Fiandre    come    dalla    Boemia.    Il    suo    capolavoro, probabilmente,   è   l’ Offiziolo    per   Gian   Galeazzo   Visconti   (fig.   60),   in   due volumi,   rimasto   incompiuto   a   causa   della   morte   dell’artista.   Oltre   alla Lombardia,   di   particolare   importanza   continuano   a   essere   Bologna,   che trova     la     sua     massima     espressione     in     Niccolò     di     Giacomo     di Nascimbene    (fig.    61,    Lo    sposalizio),    e    Padova,    che    la    corte    dei Carraresi   e   l’Università   intreccia   rapporti   con   le   corti   italiane   ed   europee   (fig.   62,   l’ Erbolario Carrarese ).
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Testi di Davide Busi
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